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NUOTO LIBERO OLTREMARE

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Nuoto libero oltremare è un’opera che fa parte di una serie di lavori ispirati alle piscine olimpioniche, realizzati in occasione della 31° edizione dei Giochi Olimpici estivi, organizzata a Rio de Janeiro.

Si tratta di un trittico di grandi dimensioni, poichè ognuna delle tele misura 40 x 140 cm, e – a differenza della maggior parte della produzione artistica di Massaioli – l’idea è stata elaborata all’interno di uno specifico progetto curatoriale, anche se in seguito Nuoto libero oltremare è diventata una serie secondo una scelta indipendente da parte dell’artista.

La serie conta al momento sei lavori, a cominciare dal dittico “Nuoto libero oltremare” (103 x 108 cm), presentato – anche se non completo, poichè per ragioni di dimensioni è stata esposta solo una delle due tele – nel 2016 nella collettiva brasiliana “Atletas e cores”, una mostra a cura di Guido Curto (Caixa Cultural, Recife, Brasile).

 

Estratti dall’intervista tecnica ad Andrea Massaioli:

“Raramente accetto soggetti “affidati”, in questo caso ho accettato perché il curatore, Guido Curto, credeva nel progetto, ed ha proposto agli artisti di scegliere una disciplina sportiva: nel mio caso ho scelto il nuoto perché è una attività che pratico, anche se non a livello agonistico, ma solo per piacere. Inaspettatamente – visto che è stato un lavoro “commissionato” – mi ha colpito la possibilità espressiva di questa immagine, che poteva innescare visioni e slittamenti di senso, ad esempio diurno/notturno, interno/esterno, finito/infinito…”

“Gli elementi naturali sono sempre collegati ad uno spunto biografico, una natura che non solo mi circonda ma che partecipo e di cui mi sento “investito” in qualche modo. In questo caso ho scelto il nuoto perchè ho sempre nuotato, anche se al mare, nello stesso mare dove andiamo tutti gli anni, fin da quando sono nato.  […] Il vissuto biografico e la rappresentazione figurativa sono solo un pretesto, il vero soggetto sono il libero gioco delle facoltà pittoriche, della luce e del colore.”

“Prediligo le tele di lino con imprimitura a gesso acrilico, i colori ad olio molto diluiti in cui mescolo i pigmenti in polvere, e non utilizzo protettivi finali. Solo da una decina di anni sono passato ai colori ad olio ed ai  pigmenti puri.  Su tela ho anche dipinto con acquarello su base gesso acrilico.”

“I titoli per me sono molto importanti. In genere arrivano dopo, a lavoro ultimato. Sono semplici, elementari, poco narrativi, ma con riferimenti chiari, a volte con una piccolissima dose lirica, altre ironica. In questo caso ho avvicinato diversi significati di uso comune a quelli interni all’arte: la disciplina del “nuoto libero”, tipica nelle piscine dove si nuota nei diversi stili, oltremare nel suo essere il nome di un particolare blu, ma anche contemporaneamente “oltre  il mare”, verso l’infinito o meglio l’oriente, comunque  lontano, secondo l’etimologia originaria del nome del colore, e poi “libero” che può collegarsi sia la nuoto che al colore, “libero” come generale inno ad una utopica libertà di agire, pensare…”

 

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