Acciaio

L’acciaio è una lega ferrosa composta principalmente da ferro e carbonio, quest’ultimo in percentuale non superiore al 2,06%. Oltre tale limite le proprietà del materiale cambiano e la lega assume la denominazione di ghisa che, a differenza degli acciai (leghe plastiche a caldo), non è fucinabile.

In base al tasso di carbonio gli acciai si dividono in:

  • extra dolci: carbonio compreso tra lo 0,05% e lo 0,15%;
  • dolci: carbonio compreso tra lo 0,15% e lo 0,25%;
  • semiduri: carbonio tra lo 0,40% e lo 0,60%;
  • duri: carbonio tra lo 0,60% e lo 0,70%;
  • durissimi: carbonio tra lo 0,70% e lo 0,80%;
  • extraduri: carbonio tra lo 0,80% e lo 0,85%

Acciaio inox (acciaio inossidabile) è il nome dato correntemente ad alcuni acciai per la loro proprietà di evitare la formazione di patine rossa arrugginire se esposti all’azione dell’aria e dell’acqua, ovvero quelli con un tenore di cromo (Cr) indicativamente superiore al 13%. Il cromo, ossidandosi a contatto con l’ossigeno, si trasforma in diossido di cromo (CrO2) e crea uno strato aderente e molto resistente, impedendo un’ulteriore ossidazione (passivazione). Sono una classe estremamente importante di acciai, usata per gli scopi più disparati: a partire dalla loro scoperta nel 1913, e grazie soprattutto ai successivi progressi della metallurgia fra gli anni Quaranta e Sessanta, hanno ampliato il loro sviluppo e le loro applicazioni. Tuttora vengono perfezionati e adattati alle richieste dei vari settori industriali, come il petrolifero/petrolchimico, minerario, energetico, nucleare e alimentare.

Gli acciai AISI 316 e AISI 316L possono essere utilizzati quando le esigenze specifiche richiedono una buona formabilità in accoppiata ad una ottima resistenza alla corrosione. La ridotta percentuale di carbonio (< 0.03%) in questi acciai risulta particolarmente utile per superare i problemi di corrosione intercristallina, che compare tipicamente nei processi di saldatura, dove si possono raggiungere temperature nell’ordine di 450-850°C.

Il semplice tocco delle dita lascia impronte ben visibili sulle superfici di acciaio inox, per cancellare le impronte digitali e tracce in generale è sufficiente strofinare le zone interessate dalla tracce con un panno come quelli per pulire gli occhiali. In caso di necessità, si suggerisce un lavaggio a base di acqua demineralizzata e tensioattivo, un risciacquo abbondante e attenta asciugatura con carta assorbente o un panno in microfibra, per evitare aloni e macchie causate da residui di calcare nell’acqua. In particolare, si ricorda che i prodotti contenenti cloruri, in special modo l’acido cloridrico, candeggine a base di acido ipoclorico, o acidi forti (come quelli per la rimozione della malta cementizia), i prodotti per pulire l’argento e pagliette abrasive o raschiatori sono estremamente nocivi sull’acciaio inossidabile. Se si preferisse utilizzare un prodotto specifico per la pulizia di quest’opera, si consiglia un prodotto specifico della Weicon, lo Spray Protettivo per Acciaio Inox, che pulisce senza striature, lascia un durevole film idrorepellente, impedisce che la sporcizia si depositi nuovamente grazie all’effetto antistatico.

Lo zinco è un’opzione eccellente per la protezione anticorrosione dell’acciaio al carbonio. Sono disponibili alcuni processi idonei per l’applicazione di rivestimenti allo zinco su parti in acciaio. Il tasso di corrosione dello zinco è più di dieci volte inferiore a quello dell’acciaio, con circa 0,5 µm/a in atmosfere rurali/urbane e arrivando a circa 5 µm/a in ambienti costieri. I bassi tassi di corrosione sono il risultato della formazione di strati stabili di prodotti della corrosione contenenti carbonati (dalla CO2 nell’aria) e cloruri (se presenti nell’atmosfera). Le condizioni in cui la formazione di tali prodotti da corrosione insolubili non è possibile provocano tassi di corrosione eccessivamente elevati e quindi limitano l’idoneità dello zinco come rivestimento protettivo. Tra queste figurano condizioni di umidità permanente o l’esposizione a forti concentrazioni di inquinanti industriali come il diossido di zolfo. In tali ambienti, i prodotti di corrosione solubili si formano preferenzialmente e possono essere lavati via dalla pioggia. Oltre alla riduzione dei tassi di corrosione, lo zinco fornisce inoltre una protezione catodica o sacrificale all’acciaio sottostante.

Laddove graffi, scheggiature o altri danno al rivestimento allo zinco scoprono l’acciaio, si verifica una forma particolare di corrosione galvanica. Lo zinco, essendo un metallo meno nobile dell’acciaio, si corrode preferenzialmente, aiutando quindi a mantenere protetta la superficie esposta dell’acciaio.

Opere realizzate in acciaio

Open (The End)

Martin Boyce
2010  

The developed seed

Loris Cecchini
2017  

Veste

Sabrina Muzi
2015  

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