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Formica

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L’opera Formica è un disegno eseguito a penna Bic su carta da spolvero di grandi dimensioni, 150 x 379 cm.

Formica è un lavoro che fa parte di una serie che conta diverse opere, tutte ritraenti insetti e realizzata nell’arco di un anno di lavoro. Si tratta di opere rigorosamente su carta da spolvero acquistata in rotoli alti da 150 a 200 cm, disegni sovradimensionati oppure di piccole dimensioni,  tutti eseguiti con penne Bic.

Formica  è stata esposta in due occasioni prima di entrare a far parte di una collezione privata, ed è in questa occasione che è stata messa in cornice, per preservarne l’integrità, anche date le sue imponenti dimensioni.

Negli anni Carrà ha valutato l’utilizzo di altri inchiostri e di altri supporti cartacei, alla ricerca di un equilibrio tra la resa dei suoi disegni e la stabilità dei materiali utilizzati.

Estratti dall’intervista tecnica a Marcello Carrà:

“Vediamo spesso gli insetti come una categoria, ma in realtà hanno una loro unicità e un loro vissuto, come noi che apparteniamo alla razza umana ma rivendichiamo una nostra singolarità. Quindi, attraverso le grandi dimensioni e il mio ingresso vero e proprio nel disegno – visto che spesso il supporto è più grande di me – ho enfatizzato questo discorso di singolarità, tanto che ogni insetto è fornito di una lapide, data ipotetica di nascita, di morte e la causa, spesso assurda.”

“Le opere di grandi dimensioni richiedono un impegno in termini temporali e di impegno fisico. Mediamente ci metto un mesetto ma considera che lavoro la sera, nelle festività, nei week end, quindi un periodo di tempo diluito. Le prime serie erano o molto grandi o molto piccole ma non è che preferisca un formato o un altro, certo che quelle più grandi danno più libero sfogo anche gestuale e quelle più piccole sembrano più degli studi tecnici, e per realizzarle mi bastano un paio di giorni. ”

“In genere stampo la fotografia di riferimento e la quadretto nell’ordine del centimetro, e poi riporto la stessa quadrettatura ingrandendola 30 volte sul supporto cartaceo, quindi realizzo una quadrettatura di 30 cm. La fase successiva prevede il disegno della sagoma a carboncino seguendo il riferimento della foto quadrettata, una volta terminata viene ripassata a penna e poi continuo con l’interno e i particolari, direttamente a penna.”

“Ho visto mostre di disegni che hanno più di cent’anni e sono sbiaditi, ed ho sempre subito il fascino anche in questo caso. Quando si tratta dei miei lavori però non lo percepisco così, non voglio che sbiadiscano ed è anche per questo che sono alla ricerca di prodotti che garantiscano una maggiore stabilità”.

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