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Il sangue ha un colore unico

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L’opera Il sangue ha un colore unico è un dipinto interamente realizzato ad acrilico, misurante 45 x 45 cm, realizzato nel 2013 in occasione di una mostra presso i Musei civici di Crema, allestita insieme ad un’altra trentina di opere analoghe.

La metafora, la citazione, l’allusione sono strumenti retorici riconducibili all’arte di Vanni Cuoghi, qui ispiratosi al mondo incantato delle Delizie rinascimentali. Il fil rouge della mostra è infatti legato al contesto rinascimentale dei Musei civici, e Il sangue ha un colore unico è un omaggio esplicito ai capolavori di Piero della Francesca, in particolare la sua la Madonna della Misericordia.

Vanni Cuoghi ha spesso fatto riferimento, nei propri lavori, ad iconografie medievali e rinascimentali, rappresentando scene di vita cortigiana riviste e interpretate in chiave moderna, dove i protagonisti sono un omaggio alla ricchezza dell’arte antica italiana. L’artista ha ambientato Il sangue ha un colore unico ed altri suoi racconti nella cornice di un Rinascimento idealizzato, che rimanda tanto al passato quanto al presente. In questa serie emerge la sua innata propensione al gioco e alla combinazione di elementi agli antipodi.

Estratti dall’intervista tecnica a Vanni Cuoghi:

“Per molto tempo, prima dei lavori su carta, ho dipinto su tela – preparata industrialmente – con una base di acrilico e a volte alcuni dettagli ad olio. Oggi non dipingo quasi più, gli ultimi dipinti sono dei Monolocali (n.d.r. una produzione dell’artista dal 2010 circa) al contrario, “a sbalzo”. “

“Il sangue ha un colore unico è un lavoro emblematico, di passaggio da un momento in cui i miei fondali erano flat, cioè piatti e di colore neutro, a nuove soluzioni. Ho scelto delle misure standard pari a 45 x 45 cm, ma altri dipinti della serie corrispondono anche a 50 x 50 cm, 60 x 60 cm, 70 x 70 cm oppure 100 x 100 cm. Avevano quasi tutte un formato quadrato, mi piaceva l’idea di una forma primaria che racchiudesse una narrazione abbastanza rarefatta.”

”Ho iniziato a dipingere ad acrilico su tela dopo aver provato una decina di esemplari su Forex, volevo qualcosa di taglio industriale che ospitasse la pittura. Poi sono passato alla tela, ed i soggetti rinascimentali e legati all’arte antica, visto che sono un amante di questo genere, tornano spesso. Siamo italiani, abbiamo una grande ricchezza a disposizione.”

“Ho iniziato con la pittura e all’inizio non davo nessuno spazio al fondo, non c’erano ambienti né paesaggi, nessun contesto che distraesse dalla narrazione. I fondi bianchi mi ricordavano i disegni su carta, la visione di insieme di figure incollate su un fondale. Ho dipinto in questo modo fino al 2010, poi ho iniziato a usare colori complementari per i fondali – rossi, blu, verdi etc – Fino ai Monolocali, in cui ho deciso di ambientare le mie storie e di utilizzare anche delle pennellate ad olio, per impreziosire i dettagli. Oggi ci sono anche i Souvenir.”

La consulenza tecnica è ad opera di Fabiola Rocco

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