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Unfildivoce

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Unfildivoce è un’installazione progettata nel 2018 e composta da due elementi intrecciati a telaio e ricamati a mano.
I due elementi misurano 55 cm x 300 cm e 55 cm x 330 cm, ed entrambi contengono 4 canti. Si tratta di un’opera-testo che è stata pensata e deve essere letta nella sua lunghezza, partendo dal basso e risalendo verso l’alto di ciascun elemento.

Unfildivoce è nata dalla lettura di un opuscolo dal titolo “Filande, filandine, filandere” che mi era stato suggerito dall’artista Patrizia Bonardi, la quale all’epoca stava organizzando una mostra dal titolo Pane Nero presso il BACS arte e società (associazione culturale) incentrata sulle condizioni delle lavoratrici donne del passato e del presente, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.

“Il testo mi ha ispirata per la creazione di Unfildivoce, e mi ha fatto riflettere sulla doppia valenza della parola e del canto, capaci di esorcizzare il dolore e la fatica.” Il titolo dell’opera rimanda al canto e nello stesso tempo alla condizione femminile.

Estratti dell’intervista a Silvia Beccaria:

“Intrecciare è per me mettere insieme, unire ciò che è disgregato, collegare, ricostruire. Non essendo una pittrice, i miei colori sono i materiali, sono loro che mi permettono di esprimere concetti ed emozioni. Scelgo materiali duttili e malleabili, scomponibili e ricomponibili, poiché li trasformo in trame, in qualcosa che possa essere intrecciato.”

“Ho stampato questi testi su carta opalina semi-rigida poichè volevo un supporto da poter modellare al contrario, ed evocare così una sorta dispartito musicale. Il formato della carta (A3) mi ha permesso di impostare un carattere di dimensione variabile tra 46 e 50, scelto perchè non fosse troppo piccolo e complesso il ricamo, declinato in quattro diverse tipologie di carattere per distinguere meglio i canti.”

“I due pezzi devono essere leggermente accavallati e distare tra l’uno dall’altro circa 25 cm, l’ombra dell’installazione deve riflettersi sul muro per effetto di un fascio di luce radente, per questo non dovrebbero essere installati a più di 50 cm circa di distanza dal muro.”

“Purtroppo nulla può essere sostituito in caso di danneggiamento, potrei pensare di salvare la carta ricamata se l’intreccio si strappasse e salvare il testo”

La consulenza tecnica è ad opera di Paolo Gili

 

 

 

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