Antonio Sidibè è nato a Firenze nel 1986, vive e lavora a Viareggio.
Le opere di Antonio Sidibè nascono da una sensibilità verso il fruire iconografico digitale. L’artista cerca un dialogo tra tecnologie e tecniche pittoriche facendole confluire in un’unica poetica. Questa ricerca indaga la relazione tra l’uso spasmodico delle immagini in Jpeg come qua- lità iconografica ed il mezzo tecnologico, che ci affianca ormai costantemente nel quotidiano. Il TW è un particolare colore bianco ed è il colore che più si avvicina alla luce pura, con cui Sidibè interviene sulla superficie pittorica generando una materia lamentosa che ridefinisce i pixel, ma tracciando linee bianche, come negazione dell’immagine stessa che ne risulta interrotta. La tela diventa come un monitor e l’opera, concepita come site-specific, se fruita da un punto di vista laterale, consente all’osservatore di percepire un muro di luce monocroma bianca e rilucente, al di fuori della tela stessa, mentre se fruita frontalmente l’osservatore ha una lettura iconografica dell’opera pittorica e del suo contenuto. Per cui l’artista spaziando fra tecniche pittoriche tradizionali e contemporanee, e tematiche come storia dell’arte, filosofia, poesia, letteratura e cinema etc.. gestisce lo spazio creando una fitta trama di richiami materici e culturali, elementi costitutivi delle sue opere. Un connubio tra passato e presente in costante dia- logo, stimolato dall’intento di rendere poetica la testimonianza di un fruire contemporaneo discutibile, che ci veicola e ci tramuta l’esistenza.
Ha preso parte a diverse esposizioni personali e collettive:
Lo Stato dell’Arte, 54th Biennale di Venezia (Padiglione Italia/Accademie, Arsenale, 2011, Catalogo Skira); Stanze d’artista (Biblioteca Angelica/Galleria Angelica, Roma e Galleria Russo, Roma 2012); Solo exhibition/special event per Vogue Fashion’s Night Out (Galleria Russo, Roma 2012); Accademia Italia (catalogo curato da Accademia di Belle Arti di Brera, Pinacoteca Albertina, Torino 2012); Premio Opera (Chiostri della biblioteca Oriani, Ravenna, 2013); Again! (Spazio Testoni, Bologna, 2015); Memoriae Mathildis (Museo Correggio, Palazzo dei Principi, Correggio 2015/2016); Ambra13 #CosasuccederàAllaRagazza (Nuvole Arte Contemporanea, Montesarchio, 2018); JPEG (in collaborazione con Galleria Studio G7 presso Spazio Testoni, Bologna, 2018/2019); Nostalgia dal Futuro curata da Romanini (Galleria Fucina D’arte, Pietrasanta 2020); Intérieur/Extérieur, Images de connement (curata da Potier, Ville de Thionville, France); Reality Bites curata da Romanini (Galleria Fucina D’arte, La Fabbrica Millul, Pietrasanta 2020); L’amore durante la fine del mondo (Olio su Tavola Art Gallery, Lucca, curata da Romanini, 2020); Innopraktika and Russian Seasons (curata da Semyon Mikhailovski, St. Petersburg, Academy of Fine Arts, Italian Pavilion, 2021); Global Values Summer Festival (Crimea, Sevastopol. Sevastopol Academic Russian Drama Theater named after A.V. Lunacharsky, 2021)